18.1.14

Le riforme, Fidel e l'apocalisse.



Another head hangs lowly, child is slowly taken 
And the violence caused such silence 
Who are we mistaken 
(The Cranberries - Zombie)


Per un po' ho avuto la tentazione di farlo. Sono andato a cercare su google tutte le dichiarazioni (migliaia) dei politici che negli ultimi 20 anni ci hanno detto che le "regole del gioco" si fanno con la più ampia maggioranza possibile. Poi ho desistito. Da una parte sono davvero troppe, dall'altra è da farabutti sparare sulla croce rossa.
Dunque, il tanto temuto colloquio si è tenuto. Nonostante le reazioni isteriche di tanti elettori e militanti di centrosinistra (tra parentesi, mentre leggevo i loro tweet da fine del mondo mi chiedevo cosa sarebbero stati capaci di scrivere se ci fosse stato twitter ai tempi, per esempio, della svolta di Salerno), Matteo Renzi ha visto Silvio Berlusconi. Per la precisione è stato il leader di Forza Italia a recarsi da Renzi, nella sede del PD. Se volete posso chiamarlo "il pregiudicato", come pare piacere a molti, ma non è che faccia molta differenza. Il punto è che le riforme vanno fatte. Lo sappiamo tutti. Il Governo che Letta presiede è nato proprio per questo, per fare le riforme. Non era, all'inizio, nemmeno un vero e proprio governo politico, era mezzo tecnico e dentro c'era pure Berlusconi, il quale non è uscito dal Governo dopo essere diventato un pregiudicato. No. E' uscito per altre cose. E quelli che non sono usciti con lui, i nostri alleati del Nuovo Centro Destra (ogni volta che lo dico mi scappa da ridere), da allora fanno a gara a chi si dichiara più berlusconiano o diversamente berlusconiano. Ma vabbè, questo fatto che si sia incontrato con Renzi pareva dover scatenare l'apocalisse. Già mi vedevo i pavimenti tremare, il Che e Fidel che emergono dalle foto, prendono vita e se ne vanno schifati. Invece no. 2 ore e mezza e poi la conferenza stampa. E noi siamo ancora tutti qui, tutti interi. E pure il Che e Fidel sono ancora lì. E le riforme, invece, forse sono un po' più vicine. Lo ha detto Letta, subito dopo l'incontro. No, non Letta zio, che all'incontro ha partecipato, ma Letta nipote. Pare che si vada nella giusta direzione. Ma come? E io che mi ero rassegnato al finale horror, con Renzi che viene fuori dal Nazareno con gli occhi da zombie. Mannaggia.
Stai a vedere che, alla fine, si fanno veramente le riforme. E tutti quelli che negli ultimi 20 anni sono diventati bravissimi a recitare la loro parte, dovranno cercarsi un nuovo personaggio da interpretare.

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