6.7.11

Il PD, la Casta e le Province semprevive


Come si affretta a spiegare il fonatissimo deputato PD Andrea Sarubbi sul suo blog il partito di Bersani si è astenuto sulla proposta di legge costituzionale dell'IDV che mirava ad abolire le Province. Già, le Province. Quegli enti il cui costo qualcuno ha calcolato in 14 miliardi di euro l'anno.
Sarubbi (appena uscito dal parrucchiere), Bersani, Franceschini hanno spiegato la loro proposta seria. Proposta che, lo sanno benissimo i capintesta del PD, non ha nessuna possibilità di essere approvata. Ieri, invece, i numeri per approvare la proposta dell'IDV c'erano. Si badi, questo non avrebbe significato approvare la legge, che avrebbe dovuto continuare il suo iter (aggravato, per giunta, come prevede l'art. 138 della Costituzione). Sarebbe stata, però, una bella presa di posizione. Una base sulla quale imbastire anche un discorso parlamentare diverso. Invece no. Hanno votato per il mantenimento dello status quo. Che significa mantenimento della Casta. Proprio nel giorno in cui il Censis ci svela che quasi la metà dei giovani che attualmente hanno un lavoro percepiranno una pensione inferiore ai 1000 euro. E la differenza che c'è tra i 1000 euro che percepiranno tra 40 anni gli attuali ragazzi italiani e gli emolumenti che percepiscono ora i 4.207 amministratori provinciali (ovvero i 107 presidenti, i 107 vice, gli 863 assessori, i 107 presidenti dei consigli ed i 3.023 consiglieri, per un costo di 119 milioni di euro annui) assomiglia sempre di più alla distanza che esiste tra quello che vogliono gli elettori e quello che è in grado di dare il PD. Il vento cambia, ma la sensazione è sempre più quella che, anziché alzare le minigonne, alzerà un bel po' di sederi dagli scranni del Parlamento, visto che siamo sempre di più quelli che non ne vogliono più sapere di votare PD.

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